“La Presidenza del Consiglio ha adottato a partire dall’8 marzo 2020, nuove misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19 nelle cosiddette zone rosse e sull’intero territorio nazionale.
In tutta Italia è prevista:
la sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato
la sospensione del servizio di apertura al pubblico di musei, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici.”
Questo è quanto leggiamo in un comunicato del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Le ripercussioni che questa necessaria chiusura forzata avrà sull’economia della cultura sono ancora incalcolabili, ma per guardare avanti oggi vogliamo segnalare un bando pubblicato il 13 febbraio 2020 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo che, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi, riteniamo possa essere utile agli enti culturali di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta per rimettersi in gioco e riaprire al pubblico con una prospettiva a lungo termine positiva, grazie all’incontro con le nuove tecnologie.
Già negli scorsi anni la Fondazione aveva reso evidente la sua convinzione che un approfondimento da parte del mondo della cultura sulle tematiche legate alle nuove tecnologie e al digitale potesse svolgere un importante ruolo per l’attrattività dei beni e delle attività culturali. Oggi però gli enti culturali ne hanno certamente più bisogno. Questo infatti permetterebbe loro di rendere la gestione più efficiente, attivare azioni di promozione più efficaci e quindi accrescere i numeri della fruizione.
Oggi tra gli enti culturali e la trasformazione tecnologica e digitale, ci sono contatti?
Gli investimenti in innovazione tecnologica e digitale negli enti culturali sono quasi pari a zero, il capitale umano impiegato in questi enti non possiede competenze in ambito digitale e quindi non è pronto a capirne le opportunità. La diretta conseguenza (o causa) è l’assenza di una strategia digitale di medio lungo periodo per l’introduzione di strumenti e processi innovativi.
A interrompere questo circolo vizioso entra in gioco la Fondazione Compagnia di San Paolo con il bando SWITCH Strategie e Strumenti per la Digital Transformation nella Cultura. SWITCH rientra nella missione Creare Attrattività dell’obiettivo Cultura della Fondazione ed è stato studiato per promuovere la cultura della pianificazione strategica all’interno degli enti culturali e contribuire alla loro sostenibilità economica favorendo una maggiore contaminazione tra il mondo tecnologico e quello dei beni culturali.
Obbiettivi complessi, che la Fondazione persegue con un bando strutturato in due fasi.
Nella prima fase, con scadenza il 30 aprile, si richiede di presentare un piano di innovazione pluriennale del proprio ente nell’ambito della gestione e della valorizzazione.
Nella seconda fase, con scadenza il 30 settembre, gli enti selezionati nella fase precedente dovranno presentare un progetto esecutivo individuato nell’ambito del piano di innovazione proposto nella prima fase, che preveda anche lo sviluppo delle competenze necessarie alla sua attuazione e l’implementazione delle tecnologie funzionali.