Promuovere un bando che non è un bando, una proposta così innovativa non poteva che arrivare da quella fucina di riflessioni, confronti e visioni future che è il collettivo che opera intorno a Culturability, programma pluriennale di Fondazione Unipolis, tornato alla ribalta dopo un anno di lavoro dietro le quinte.
Un anno intenso, servito a cambiare prospettiva e gettare le basi, speriamo, per una “nuova generazione” di bandi, dove l’ente erogatore non guarda più solo al singolo progetto, ma all’organizzazione nel suo complesso, alle potenzialità che esprime, alle competenze da coltivare, alla capacità di guardare oltre il ciclo di vita del progetto.
Culturability infatti, finanzia i centri culturali attivi da almeno 2 anni – luoghi a ogni latitudine, altitudine e densità di popolazione – in cui si sviluppano processi di innovazione culturale con impatto sociale e civico e si sperimentano nuove logiche di collaborazione con le comunità locali. Proprio grazie alle precedenti edizioni del bando, negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito (o partecipato) alla riapertura al pubblico di spazi inaccessibili per anni. Ora lo stesso programma Culturability fa un passo in avanti: centrale resta il ruolo dello spazio fisico, ma si chiede di puntare tutto sull’innovazione.
Lontana dal semplice uso di tecnologie digitali come panacea di tutti i mali, l’innovazione richiesta ai progetti deve incidere anzitutto sullo sguardo verso sé stessi e i propri obiettivi, per capire come si sono modificati nel tempo, come ci si può riorganizzare, quali principi di gestione e organizzazione possono essere rivisti, e anche verso la propria comunità di riferimento, presentando una proposta di nuove strategie per tessere un dialogo proficuo e continuo intorno a una produzione culturale sempre più di qualità.
Per ragionare sul progetto e presentare la propria candidatura c’è tempo fino al 16 giugno e la domanda va presentata online. I progetti più interessanti avranno accesso ad un percorso di formazione e co-progettazione (che rappresenta già di per sé elemento di valore) al termine del quale verranno definiti i progetti che saranno finanziati con un contributo di massimo 90.000 euro e altri voucher per consulenze, formazione, sviluppo.
Il valore della proposta artistica, la presenza di una rete di collaborazioni, il tema, l’innovazione sono elementi di valutazione, ma prima di presentare la proposta, chiedetevi quanto pesa il ruolo della proposta culturale del mio progetto sulle attività del centro? Quanto incide il progetto sullo status quo, quali cambiamenti verranno introdotti. In una parola, quanto il mio progetto è Culturability?
Ti serve supporto per partecipare a questo bando?