Nel suo discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito la cultura:
“un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido”.
Ma qual è la situazione culturale del nostro paese?
Partiamo dalla nota più dolente: il teatro. Nel 2015 solo il 19,2% della popolazione dichiara di essersi recato a teatro almeno una volta nell’ultimo anno. Le motivazioni? Mancanza di interesse (40,7%), assenza di teatri nella zona di residenza (22,2%) e prezzi poco accessibili (18,2%). [Istat (2015), Il tempo libero in Italia, 2019]
Anche il mondo dell’editoria sta soffrendo, ma con dati più positivi rispetto a quelli dello spettacolo dal vivo. A partire dal 2000, quando i lettori erano il 38,6% della popolazione, l’andamento è stato crescente fino a toccare il massimo nel 2010 con il 46,8% per poi diminuire di nuovo fino a tornare, nel 2016, al livello del 2001 (40,6%), rimanendo stabile fino al 2018. I prezzi di copertina continuano ad aumentare e gli editori investono sempre più nell’offerta di titoli in formato e-book: la percentuale di libri disponibili anche in versione digitale è passata dal 35,8% nel 2016 a quasi il 40% nel 2018. A rimetterci sono ovviamente le librerie. [Istat (2018), La produzione e la lettura di libri in Italia, 2019]
Parlando di cinema darete per scontato di maneggiare cifre più positive. E così è: nel 2017 circa il 50% della popolazione è andato al cinema almeno una volta nell’ultimo anno. Ma negli ultimi 25 anni si è verificato un notevole aumento degli spettatori saltuari (da 20,9% del 1993 a 30,1%), un calo degli spettatori assidui (da 9,5% del 1993 a 7,7%), e le generazioni più giovani, pur frequentando molto il cinema, crescendo riducono la loro fruizione in anticipo rispetto alle generazioni precedenti. [Istat (2017), I cittadini e il cinema, 2018]
È proprio questo quadro, molto critico, a far intendere alla Regione Lazio che teatri, librerie indipendenti e cinema abbiano bisogno, non solo di innovarsi, ma anche di un aiuto economico per riuscire a farlo in modo efficace.
Nasce quindi Teatri, librerie e cinema verdi e digitali, bando con cui la Regine Lazio mette a disposizione tre milioni di euro per incentivare investimenti nell’acquisto di nuove tecnologie digitali e nell’efficienza energetica.
L’obiettivo è proprio quello di rafforzare la competitività dei teatri, delle librerie indipendenti e dei cinema del Lazio, favorendo un’attività più rispettosa dell’ambiente e l’adozione di tecnologie digitali anche in grado di ampliare la customer experience degli spettatori e fruitori.
Non si tratta di progettare in grande: l’importo minimo complessivo del budget è 15.000 euro per teatri e sale cinematografiche e 10.000 euro per le librerie indipendenti e il progetto deve concludersi entro un anno dalla concessione del contributo.
Ricapitolando quindi, se siete titolari o gestori di teatri, sale cinematografiche o librerie indipendenti nel Lazio, avete tempo fino al 23 marzo 2020 per presentare il vostro progetto: questo è il momento giusto per fare un salto di qualità migliorando le vostre tecniche e alleggerendo la vostra impronta ecologica.